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Essere bastardi

(Ossia come spazientire l'avversario)

Nel vasto mondo dei giochi di carte, c'è una sottile arte nell'irritare il proprio avversario; una strategia non convenzionale che va oltre il semplice gioco e entra nel territoriodel sarcasmo, della provocazione e della pura ingiustizia.

È un'arte oscura e subdola che alcuni chiamano "essere bastardi".

Si tratta di una serie di mosse, gesti e commenti che, se eseguiti con maestria, possono far bollire l'altrui sangue e minarne la concentrazione.

Esplora il lato più oscuro della competizione, dove le regole convenzionali vengono gettate via e il disordine regna sovrano.

  • Contargli le carte del grimorio
  • Ricontargli le carte del grimorio
  • Chiedergli dove ha copiato il grimorio
  • Pescare le tue carte con la lingua
  • Canticchiare la sigla dei puffi ad ogni turno
  • Se batte gli occhi accusarlo di stallo
  • Se gioca Orango di Uktabi accusarlo di irregolarità
  • Chiamare il giudice e chiedere se Contromagia è stata o meno bandita
  • Precognizione e Trappola Esplosiva (Ahhh!)
  • Attaccare con Muro di Rottami (Certo, lo so che è sbagliata!)
  • TAPpa Gnomi Sintetici alla fine del suo turno e digli che ora è incolore
  • Digli che le carte TAPpate sono STAPpate e quelle STAPpate sono TAPpate
  • Digli che ogni altra carta che gioca è "scorretta"
  • Intuizione per 3 carte uguali e grida: "No! Non questa!" quando l'avversario sceglie
  • Dopo la tua sconfitta chiama il giudice e digli che il tuo avversario offende i tuoi sentimenti
  • Mischia la tua Orango di Uktabi con una delle sue creature e dopo la partita domandagli se è stato divertente giocare con la tua scimmia